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SpeTer "Opinioni d'oggi"

mirasandro@libero.it "S.O.S. pensiero in libertà"  di Sandro Miragliotta

Riceviamo e pubblichiamo

Roma 23/11/2004 

Egregio  Sindaco di Capo d’Orlando dottor Carrello

Signor Assessore Caruso

P.c.: Legambiente Nebrodi - att.ne Signor Salvatore Granata

 

Oggetto: Controllo del Territorio, abusi edilizi nel comune di Capo d’Orlando, urbanistica.

 

Dopo aver letto il comunicato stampa 779 del 16 novembre 2004 ritengo doveroso come oriundo Orlandino non residente ma innamorato per ovvii motivi di questa cittadina, fare a titolo puramente personale, un commento su quanto scritto dall’assessore Caruso.

Assessore, non ci prendiamo in giro con il politichese!!!

Il punto è:

il villaggio turistico realizzato dalla Ecoturistica s.r.l. è o non è stato realizzato come “destinazione per lavoratori agricoli stagionali”? Scommetto che questi cosiddetti “lavoratori agricoli” per soggiornare in quella struttura anziché essere retribuiti per il loro lavoro svolto dovranno pagare di tasca loro, o mi sbaglio?

Tale complesso deturpa o no il paesaggio? E se, si chi ha “studiato l’impatto ambientale”?

Si sta o no sopraelevando il fabbricato sulle alture di Certari?

Queste sono, mi permetto di dire francamente, le domande a cui dovete rispondere alla cittadinanza e a Legambiente che vi ha accusato di non saper gestire il territorio, il politichese ormai non abbindola più nessuno….

Vi faccio ancora altre domande:

non Vi sembra che il territorio del Comune e delle colline circostanti sia già stato devastato?

La Sua amministrazione si è mai segnalata per aver attuato una demolizione?

Nei Vostri comunicati stampa citate solo dei numeri sulle opere e sui progetti edilizi bloccati dal Comune senza specificarne il seguito.

Esistono delle foto aerofotogrammetriche che consentano un monitoraggio continuo del territorio comunale? 

Tutto questo che Vi ho esposto, forse anche in modo brusco e focoso è frutto di anni di soggiorno estivo e non solo a Capo d’Orlando, ma vi assicuro, che Voi che la vivete tutti i giorni non vi rendete più conto di quanto sia peggiorata dal punto di vista urbanistico; certo avete ancora negozi che forse alcune grandi città si sognano, una bella isola pedonale, un efficiente servizio di pulizia delle strade, vi definite la perla del Tirreno, ma provate per un attimo ad entrare nella testa di un Tedesco o di un nordico o semplicemente di un cittadino che vive in un paesino od una realtà del centro nord che per la prima volta mette piede a Capo d’Orlando, magari entrando dalla S.S. 113, cosa vede? Vede un disordine urbanistico senza pari, sottotetti e mansarde ovunque, case tutte diseguali, colori inguardabili (giallo ocra ad esempio) palazzine maiolicate in pieno centro (adiacente l’Azienda Autonoma soggiorno e turismo) ed accanto edifici del 1930, alzando gli occhi poi solo tettoie ed in particolare una in lamellare su un terrazzo a ridosso del Municipio quasi di fronte al Commissariato, un lungomare mal illuminato costruito su terreno del demanio (i veri Orlandini sanno che lì c’era la spiaggia), l’abitato sormontato da antenne televisive e parabole che sovrastano i nostri cari defunti, il percorso naturalistico recuperato da Legambiente che parte dalla piazzetta di S. Gregorio, e che passando sugli ultimi angoli di verde verso il cimitero incontra scheletri di case abusive, insomma un vero e proprio caos urbanistico, accentuato ancora di più dai problemi del traffico.

Provate invece ad immaginare uno dei loro ordinatissimi paesini e rispondetemi/vi, come potete pensate di puntare ad un turismo di qualità con questi presupposti, ci vuole altro che inventarsi la costa Saracena … .. al momento l’unico turismo è quello estivo di ritorno di noi oriundi che l’estate affolliamo ancora di più la cittadina con le nostre puzzolenti auto (provate a misurare i gas di scarico nelle ore dello “struscio” su Via V. Veneto o su via Piave).

Cari Amministratori, dovete decidere se raffrontarvi con le più prestigiose località turistiche italiane o, con tutto il rispetto, con il caos urbanistico di Gela o Agrigento verso cui state precipitando, a tutto questo aggiungeteci pure il futuro svincolo autostradale e il quadro sarà completo, avrete finito di rovinare anche la tanto famosa baia di S. Gregorio…., però potrete vantare tre uscite autostradali, Capo d’Orlando est, centro, ovest, 13.000 abitanti tre uscite, e forse un giorno ancora lontano un utile porto turistico, tutto concentrato in quello che in quanto a superficie comunale è uno dei più piccoli d’Italia, complimenti niente male!!!

Vi scrivo questo perché nonostante tutto sono ancora innamorato di questo posto che ha dato i natali ai miei genitori, e perché ricordo anche tutte le bellezze perse: è rimasto solo il mare, riusciremo almeno questo, a preservarlo?

Non ne sono tanto certo visto la fine che pian piano stanno facendo le spiagge ed i soldi gettati a mare per tentare il ripascimento o la inutile ricostruzione del muro davanti il camping S. Rosa, il depuratore poi è ormai insufficiente…..

Tirate fuori delle idee nuove, lasciate un segno tangibile del Vostro amministrare, abbiate il coraggio di prendere delle decisioni anche impopolari ma per il bene della cittadina e dei suoi abitanti.

Lancio una ulteriore provocazione: se fossi (per gioco naturalmente), Sindaco chiederei agli Orlandini una sorta di contributo “turistico ecologico” da prelevare dalle attuali tasse per demolire il “palazzo Arena” a S. Gregorio, per demolire l’altra costruzione che sorge poco prima della galleria, per demolire o ribassare alcune palazzine che svettano sul lungomare, liberare S. Martino ed il vicino cimitero dalle antenne.

L’estate renderei a senso unico il lungomare dal faro al vecchio palazzo dello sport ed a pagamento i parcheggi per i non residenti sempre sul lungomare.

Quanto detto sopra, potrebbe portare, visto la vostra dichiarata collaborazione con Legambiente, ad ottenere le famose bandierine blu che contraddistinguono le località turistiche di qualità.

Costruirei, naturalmente autorizzato, un pennello sotterraneo sotto al faro perpendicolare alla strada che impedisca il passaggio della sabbia da levante a ponente e viceversa.

Come avrete potuto leggere ho spaziato su molti argomenti, sicuramente anche con presunzione, ma tornando al tema del controllo del territorio, questo scritto vuole naturalmente essere solo un appello “ad aprire” meglio gli occhi ed a non nascondersi dietro delle belle parole e dei numeri senza poi alcun seguito; mi aspetterei che ai numeri seguissero poi dei fatti concreti.

Grazie per avermi letto, ed essere arrivati fino alla fine.

Cordiali saluti,

 Sandro Miragliotta

 Via F. S. Doda, 42

 00143 Roma

 mirasandro@libero.it

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