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poesia di  Carmelo PRINCIOTTA

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Princiotta Carmelo

Librizzi Pippo

Cangemi Joe

Gammeri Pippo 

Mazzù Nino

Natoli Vito

Pizzino Maria

Valenti Rocco

Armeli Gino

Non siamo che pupetti con la corda*

Princiotta Carmelo

Luciano Budigna

Mariagrazia Di Stasi

Arcodia Pasqualino

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Il Padreterno,

centomila milioni d’anni fa,

un giorno s’annoiò a starsene solo,

senza far nulla, in cielo, tra le stelle.

 

- Io devo fabbricar tanti pupetti

dei bei giocattolini con la corda.

 

Girerò la chiavetta

ed essi muoveranno - Dio pensò.

 

Cammineranno a lungo,

correranno per terra,

ai monti a valle e a mare.

 

Rideranno per nulla

e lacrime di sconforto

bagneran lor la faccia

quando proveranno dolore.

 

S’ingozzeranno il ventre,

berranno otri di vino.

Orge di balli e canti

stancheranno lor membra.

Chiusi gli occhi nel sonno

conosceran la quiete.

 

Si faranno la guerra:

morte e disperazione.

 

Faranno poi la pace:

un filo di speranza.

Ma di nuovo è la lotta:

sarà rivoluzione,

si sgozzeranno ancora.

 

Predicheranno amore

ma faran sempre guerra.

 

Finché la corda dura...

 

Metterò loro in testa

un congegno perfetto:

sapranno far da sé

tante belle cosette.

 

Riusciranno perfino

a fabbricar pupetti:

milioni uguali a loro,

prima che ognun consumi

la corda che gli ho dato.

 

Così..

io sempre potrò avere

miliardi di pupetti

con cui poter giocare.

 

finché mi stancherò

e non sfascerò Terra

dove insieme li ho messi

per divertire me.

 

luglio 1966    

 *con la corda, molla d’acciaio ravvolta che, svolgendosi lentamente, fa da forza motrice.

cultura@dyoniso7outline.com

carmelo.princiotta@tin.it

lunedì 20 aprile 2015                  scrivi a: webmaster@dyoniso7outline.com        Sicilyland.it