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poesia di  Carmelo PRINCIOTTA

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Princiotta Carmelo

Librizzi Pippo

Cangemi Joe

Gammeri Pippo 

Mazzù Nino

Natoli Vito

Pizzino Maria

Valenti Rocco

Armeli Gino

 

RITRATTO

(della Direttrice Franca Vasi, per la festa del suo pensionamento)

Princiotta Carmelo

Luciano Budigna

Mariagrazia Di Stasi

Arcodia Pasqualino

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Il tratto è sorridente, l’alma gentile un po’.

La senti amica, eppure

pare a tutti evidente

il suo carisma tenue

che la rende autorevole

senza scettro brandire.

Chiede con garbo e, solo quando deve,

ordina con sussurro lieve lieve.

Ma quel che ti sorprende

è come ti asseconda, mentre tu esponi idee.

Ella par condivida quel ch’è la tua visione

ed accetta, apprezzandolo, il tuo punto di vista.

Ma, dolce, dopo un po’, piano ti dà la mano

e ti conduce dove ci son le idee sue.

Dove son or le tue?

A farsi benedire !

Conosce per intuito naturale

la fine arte di diplomazia

e, a larghe mani, l’usa tutte le ore

per evitare liti e malumore.

Sembra che lasci fare

tutto quello che a ognuno meglio pare.

Guida con man leggera, con discrezione tale,

che il tardo semplicione corto di vista

dice che l’auto va senza l’autista.

Eppure… bene la scuola va, che caso strano!

Così concludi che c’è la sua mano.

Ed ora, se mi date un sol momento,

voglio infine svelare dov’è il portento.

Se nessuno controlla quel che faccio,

se manca pure colui che vigila su me,

se non c’è alcun custode della mia libertà.

IO devo controllare quello che faccio,

badar con cura e custodire me.

Il suo segreto è questo, amico amabile,

rendere ognora e ognuno responsabile.

23 giugno 1994  

 

cultura@dyoniso7outline.com

carmelo.princiotta@tin.it

lunedì 20 aprile 2015                  scrivi a: webmaster@dyoniso7outline.com        Sicilyland.it