Capo d’Orlando – 31
maggio 2004
Gli
“itinerari religiosi” e i “luoghi della memoria”
La preoccupazione espressa da parte del cittadino di Capo
d’Orlando per la demolizione dei ruderi della “Chiesa rurale” d’epoca
Bizantina, ha causato giusta indignazione tra gli orlandini.
Sono stati distrutti secoli di storia, sono stati abbattuti
possibili musei di grande valenza turistica/culturale.
Oggi a Capo d’Orlando non esistono più i Ruderi della Chiesa
di “Runca” (santuario indigeno del V-VI secolo, in zona Salicò) e la
Chiesa “vecchia” di S. Lucia, a loro posto troviamo rispettivamente
una abitazione ed un deposito di attrezzi agricoli (in via Consolare
Antica).
Queste testimonianze storico-architettoniche sono state
demolite senza alcun rispetto per la storia, per la religione e per la
cultura giunta a noi attraverso i nostri padri e che noi abbiamo il
dovere di trasmettere ai nostri figli.
L’apprensione adesso è per tutti quei siti di grande valenza
storico/culturale ancora presenti sul territorio di Capo d’Orlando (o di
altri comuni), e che sono “destinati” a scomparire.
Chiediamo all’amministrazione attuale:
§
L’applicazione
dei Regolamenti edilizi e/o degli strumenti urbanistici di cui
il comune orlandino è dotato;
§
di sensibilizzare verso la cultura del rispetto della
nostra storia gli assessori preposti;
§
di istituire una commissione che svolga specifiche
mansioni in materia di Cultura, Ambiente e Territorio.
Negli anni sono state abbattute antiche “ville padronali,
case contadine ed edilizia d’epoca di elevato pregio”.
Grazie all’incuria ed al disinteresse generale, denunciamo lo
stato di pietoso degrado di altre antichissime “architetture” che
oggi rischiano di essere demolite come “chiese”, “ville padronali”, “vecchie
Masserie”, “antiche Fontane”, “vecchie Senie” ed “architetture d’epoca” da
sempre inserite e regolarmente segnalate dai redattori dei vari
Strumenti Urbanistici (Piani Regolatori Generali), con i vincoli di legge.
Sarebbe opportuno ripristinare e rendere fruibili tali siti
per dar lustro alla nostra città, per creare posti di lavoro e per far
girare l’economia di Capo d’Orlando anche in questo ambito.
Abbiamo l’obbligo di valorizzare i centri di interesse
storico/culturale come il Castello Bastione, Villa Piccolo,
Villa Cangemi, Monte della Madonna, Castello d’Orlando,
Torre Quadaranini, l'Edifico Termale della Villa Romana, le
Cave del Mercadante, ecc. affinché Capo d’Orlando diventi un centro di
vari interessi per un Turismo che non sia fatto solo di spiaggia e "lidi".
In Sicilia il motto per pubblicizzare la nostra terra è: “Turismo
e Cultura”, il motto di Capo d’Orlando NON può essere “Ruspa e
Cemento” sopratutto nelle aree con vincolo idrogeologico.
Fermiamo questa demolizione selvaggia che cancella per sempre
la nostra storia, la nostra la religione e la nostra cultura.
Facciamo crescere Capo d’Orlando!
Piero Di Maria
segretario
Verdi Orlandini
Pippo
Librizzi
resp.
Verdi “Area dei Nebrodi”