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Giornale  di  Sicilia

01  02  05     fatti & notizie   pag. 8

 

Termovalorizzatori bocciati dall'Ue.

la Regione tenta di correre ai ripari

PALERMO. Una spada di Damocle sui termovalorizzatori: la Regione tenta di correre ai ripari per evitare di finire davanti alla Corte di giustizia europea. Nei giorni scorsi il vicecommissario per l'emergenza rifiuti, Felice Crosta, ha depositato alla commissione competente di Bruxelles alcuni atti svolti dal suo ufficio: é sfumato  l'incontro fra il governatore Totò  Cuffaro e il commissario Franco Frattini,che si svolgerà probabilmente  la prossima  settimana.

L'obiettivo é quello di disinnescare la «bomba» esplosa con la  decisione della commissione europea (la precedente, a guida Prodi) di censurare il bando regionale per la realizzazione di quattro  termovalorizzatori in Sicilia (importo-complessivo dei lavori circa   un miliardo e 250 milioni di euro).

L'orientamento espresso dalla   commissione é quello di inviare il bando alla Corte di giustizia per   violazione delle norme sulla pubblicità da dare alle gare. In sostanza, la Regione - secondo Bruxelles  - avrebbe offerto agli operatori stranieri minori informazioni rispetto a quelle in possesso degli italiani.

Per le gare d'appalto di questo tipo, infatti, la normativa europea prevede la pubblicazione dell'intero bando sulla Gazzette Ufficiale europea.

E l'amministrazione - o meglio la struttura  commissariale per l'emergenza rifiuti - fece comparire il bando solo  sulla Gazzetta regionale, oltre che l'Europa contesta 1a scarsa pubblicità all'appalto da oltre un miliardo di euro sulle pagine di due quotidiani.

L'appalto per i termovalorizzatori (mega-strutture che bruciano i rifiuti producendo energia) che sorgeranno a Palermo (Bellolampo), Paternò, Augusta e Casteltermini é stato assegnato nel giugno 2003 a quattro raggruppamenti  d'imprese al termine di una gara  bandita dalla Regione che aveva  fatto registrare in tutto otto offerte.

Tre di questi gruppi industriali  fanno capo al «colosso» dell'acciaio Falk.

La struttura per l'emergenza rifiuti ha già fatto pervenire a Bruxelles, tramite il governo italiano, spiegazioni sul proprio operato.

«Sosteniamo la tesi - dice il vicecommissario Crosta - che  l'affidamento dei lavori per i termovalorizzatori sia stato fatto attraverso  concessione, e non bando.

E per  eliminare i dubbi ci sono atti, compiuti di recente, che vanno in questo senso.

Le procedure per la concessione non richiedono una pubblicazione degli atti sulla Gazzetta  Europea.

Noi, in ogni caso, facemmo pubblicare non il bando, ma  un avviso in cui si richiamava un  sito internet dove trovare tutte le  informazioni sulla gara.

Siamo  convinti nella bontà del nostro  operato e siamo ancora in tempo  per evitare una pronuncia della  Corte europea di giustizia».

Crosta sottolinea che «i rilievi   posti dalla commissione europea   non intralciano in alcun modo   l'iter per la piena attuazione del   piano dei rifiuti e per la realizzazione dei termovalorizzatori.

Solo una pronuncia della Corte di giustizia, eventualmente, cambierebbe le cose.

Si va avanti, dunque».

 

 P.s Monica Frassoni,deputata Europea dei VERDI, sta svolgendo,incalzata dall’On. Lillo Miccichè, un lavoro di indagine a Bruxelles per conoscere i tempi del pronunciamento della Corte di Giustizia Europea.

In un nostro contatto telefonico ci ha garantito il massimo appoggio del Gruppo Verde Europeo, il terzo per deputati dopo i socialdemocratici e i popolari,per accelerare al massimo l’iter.  

Noi intanto incassiamo questo risultato che è, come potete immaginare, di notevole importanza per la vittoria finale di questa battaglia.

Per dovere di informazione, e come risposta ai catastrofisti, questo vi dovevo, un saluto Gaetano Alessi – Federazione Provinciale dei VERDI – verdiag@libero.it

 

lunedì 20 aprile 2015                  scrivi a: webmaster@dyoniso7outline.com        Sicilyland.it