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CAPO D'O.: PARLA IL CANDIDATO ALLE PROVINCIALI RAMON LA TORRE
Postato il Monday, 17 March @ W. Europe Standard Time di giuseppe lazzaro

 

Attualità In vista della prossima tornata amministrativa "glpress.it" ha sentito il parere dell'architetto RAMON LA TORRE, figlio del già candidato a sindaco, prof. GIOVANNI LA TORRE e candidato di RIFONDAZIONE COMUNISTA alle provinciali del 25 e 26 maggio...

Cinque anni fa una sonora sconfitta per la sinistra Orlandina, e poi cinque anni di agguerrita opposizione, cosa raccogliete adesso? Bhe! sai, noi cercavamo degli amici per dividere un percorso politico ed una battaglia civile e non li abbiamo trovati, il centro, almeno ufficialmente si defilò; qualcun' altro invece, doveva inventarsi dei nemici e li trovò. C'è una parte della sinistra Orlandina che non ha mai governato questa cittadina, eppure si è impegnata nelle più significative battaglie che questa comunità ha poi vinto: la battaglia contro i mega progetti per la posa dei tetrapodi, l'antiraket, l'istituzione del parco dei nebrodi, l' isola pedonale, il completamento del porto anziché l'ampliamento e alla fin della fiera non siamo mai stati premiati. Cinque anni di agguerrita opposizione, hai detto bene. Sono serviti a ritrovarci ancora sotto lo stesso programma di governo di allora, un paese normale, trasparenza amministrativa, coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative. Questi cinque anni sono anche serviti a sfatare la menzogna montata ad arte secondo cui ogni nostra azione di opposizione era solo un attacco personale. Ormai lo sanno anche i sassi di Sirito ed ogni granello di sabbia, che noi ci siamo battuti e batteremo ancora per un modello amministrativo diverso, e maggiormente rappresentativo delle istanze sociali, ci battiamo per le consulte di quartiere, uno sviluppo sostenibile per il territorio.. Programmi, progetti, intenti, sembrano parole morte nella campagna elettorale Orlandina. Sarà una tragedia del dopo elezioni. Penso si sia ribaltato l'ordine cronologico degli avvenimenti che normalmente conducono una comunità alla competizione elettorale. Le aggregazioni si stanno costruendo su basi completamente estranee all'elaborazione di contenuti. "Più si è meglio è", è la stagione dell'unisci et impera. La maggioranza che amministra il palazzo è in frantumi, e forse lo era da tempo, visto che non c'è stato alcun evento specifico negli ultimi mesi che abbia provocato ciò; è il civismo, che privo di valori realmente civici e di una comunque radicata coscienza politica porta al qualunquismo. Al di là degli sforzi immani da parte di tutte le aggregazioni di fare quadrato e di costruire un castello di candidati possibili attorno ai propri aspiranti sindaci non si spendono altre energie. Eppure, di cose da dire. "Liberi di essere, non di appartenere": Come vedi l'ostinata riproposizione del civismo come sola matrice di azione per il buon governo locale? E' un problema che non mi sono mai posto. Provengo da una famiglia con una chiara connotazione politica, e credo fermamente nei valori aggreganti della politica fuori da logiche di campanile. Il civismo non è un fenomeno malsano, risponde a delle esigenze ben precise di connotazione di un gruppo attorno a dei problemi ben specifici di un territorio, ma nulla di più; ha per contro la tendenza a prestarsi al mascheramento, ed a coagulare molto spesso beceri interessi privati in nome dell'amor-patrio. La volontà di soggetti proveniente dall'esperienza della DC di ritrovarsi in medesimi contenitori, il lavoro intenso di Alleanza Nazionale di ricompattare i suoi esponenti intorno al proprio simbolo, le disperate lotte all'interno dei forzaitalioti di accaparrarsi la bandierina tricolore, non sono altro che sintomi che vanno nella direzione opposta, come non rendersene conto?, bisogna essere fieri dei propri valori ed avere rispetto verso gli altri, sempre che tutti ci si riconosca nei valori della carta costituzionale. Ingrilli, Trifilò, Carrello, cosa mi dici in proposito? Il primo non lo conosco affatto e penso che neanche lui non sappia molto di noi orlandini, visto che i suoi manifesti sono pieni di gente di altri pianeti con su scritti i soliti slogan, non ha detto ancora proprio nulla per cui non mi pronuncio. Laura è una donna agguerrita, tenterà in tutti i modi di affrancarsi dall'immagine di "custode del potere fino al prossimo mandato", spero che ci riesca in tutti i sensi e finisca al più presto questa azione di killeraggio indecente portata avanti da vecchi parolieri-sicari un tempo alleati, di modo che abbia quantomeno energie e tempo per dire che intende farne del suo mandato (se lo avrà, naturalmente), poiché argomentare sulla continuità amministrativa in questo momento proprio non va. Carrello sembra un trattore che tira un grande carro di carnevale, molto colorato direi, è riuscito ad aggregare movimenti e gruppi politici diversi tra loro per la sua schiettezza nell'ammettere errori e difetti della passata esperienza governativa e per l'intento manifesto di voler lavorare subito all'individuazione di azioni di governo tese a risolvere determinati problemi del nostro comune anziché nasconderli. Credo che la sua sarà la campagna elettorale più difficile, dovrà convincere per vincere e poi ancora convincere per governare, ma è un ragazzo tenace. Credo comunque che la rosa dei candidati non sia completa, ci saranno sorprese. Si va bene, ma chi vincerà? L'umiltà.---------------------------------------------------------------------------------- GIUSEPPE LAZZARO Edited by, lunedì 17 marzo 2003, ore 16,27

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